9. Chi fa uso di «lanostraStoria.ch»?
Innanzitutto sono quelle associazioni e quelle fondazioni della Svizzera italiana che già hanno sperimentato, spesso con risultati eccellenti, l’ambizioso progetto di documentare, attraverso foto, video o lettere, le vicende sociali di una comunità, o le trasformazioni di un territorio, oppure il lascito artistico o intellettuale di personalità di spicco: i tanti patrimoni digitali ticinesi, di cui c’è presenza anche in portali svizzeri. Per questi progetti già in corso «lanostraStoria.ch» è un luogo prezioso non solo per acquisire ulteriore visibilità attraverso la condivisione dei propri documenti, ma anche una straordinaria opportunità di essere presenti in un progetto editoriale che ne condivide l’intenzione di fondo ma che allarga lo sguardo a tutta la Svizzera italiana, offrendo in tal modo quell’ampio contesto, grazie al quale – per esempio – le vicende di una valle possono essere paragonate a quelle di un’altra, così come le tematiche di uno scrittore possono essere rappresentate dall’opera di un incisore conterraneo. A queste stesse associazioni è senz’altro essere utile sapere che la pubblicazione dei propri contenuti nel portale «lanostraStoria.ch» non comporta alcun costo. Biblioteche, fondazioni e musei possono anch’essi giovarsi di una zona del web che, virtualmente, corrisponde all’intera estensione del loro territorio di riferimento, condividendo i loro contenuti in un contesto editoriale omogeneo che facilmente mette in luce il comune tessuto culturale. Anche per questi soggetti la gratuità della pubblicazione, in un contesto libero da elementi estranei al proprio progetto, è senz’altro di grande stimolo perché garantisce loro quel controllo totale dello spazio editoriale precluso nelle piattaforme social. Ma dal progetto «lanostraStoria.ch» grande beneficio traggono quelle iniziative di privati o di comunità che già stanno usando piattaforme social, come per esempio Facebook, e che, dopo un primo positivo approccio, si sono resi conto di due fattori fortemente limitanti: l’impossibilità di organizzare adeguatamente i propri contenuti, e la fastidiosa e ripetuta introduzione di messaggi estranei alla proprio iniziativa editoriale. Per ovviare a questi problemi, «lanostraStoria.ch» offre la stessa facilità d’uso delle piattaforme social ma con una possibilità di organizzazione maggiore, con il totale controllo dei propri contenuti, e con la pulizia grafica di una piattaforma senza alcuna forma di pubblicità. Di queste condizioni sapranno avvantaggiarsi collezionisti che mai, prima, avevano pensato di poter esporre i propri archivi online. Collezionisti di utensili, per esempio, che potranno mostrare l’evoluzione nella Svizzera italiana di strumenti usati in casa o sul luogo di lavoro: basterà fotografarli e pubblicarli sulla piattaforma. Di etichette di vini o di birre o di gazzose, di biglietti, ecc. Collezioni, cioè, che forse mai avrebbero conosciuto la dimensione editoriale di un volume a stampa, che neppure mai si sarebbe voluto pubblicare in piattaforme social di carattere commerciale, e che in «lanostraStoria.ch» trovano il giusto contesto perché è la piattaforma dove convergono tutte le culture della Svizzera italiana: quella alta disponibile nelle biblioteche e nei musei, quella tradizionale documentata nei musei etnografici, ma anche quella che ha avuto e tutt’ora ha solo una circolazione tra appassionati: musica, teatro, giochi, sport, balli; così come le culture di migranti recentemente giunti nella Svizzera italiana, ecc. Espressioni che talvolta chi ne è il soggetto neppure definisce «culturali» ma che danno intensità alle vite di tanti.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.