6. La questione dei diritti
Se «lanostraStoria.ch» è un’opera aperta, che intende valorizzare la creatività e la generosità nell’era digitale, la questione dei diritti, che continua a bloccare tanti tentativi di condivisione, è stata subito affrontata con la massima serietà, mettendo a profitto la quasi decennale esperienza di «notreHistoire.ch», nella Svizzera romanda promossa da FONSART. In entrambe le piattaforme s’incoraggiano gli utenti a pubblicare solo documenti, di cui sono gli autori o che ne hanno il diritto. Foto o video debbono essere originali e non, per esempio, immagini tratte da libri o giornali, o estratti video di opere di cui non si è l’autore. L’idea di fondo è quella di dar valore alle raccolte e agli archivi di privati o di istituzioni, evitando di pubblicare documenti dei quali non si hanno i diritti. È quindi necessario essere l’autore o l’avente diritto. Fanno eccezione i documenti originali che sono di dominio pubblico. Sono considerati di dominio pubblico i documenti il cui l’autore è deceduto da più di settant’anni. Un esempio interessante è quello delle cartoline, di cui anche nella Svizzera italiana ci sono tanti collezionisti e che sono uno strumento estremamente prezioso per studiare le trasformazioni del nostro territorio. Ebbene, essere collezionisti di cartoline e desiderare di condividerle nella piattaforma «lanostraStoria.ch», per quanto generoso sia, non basta per pubblicarle senza esporsi al rischio di ledere i diritti di chi fece gli scatti o di chi ne acquisì i diritti di pubblicazione: occorre compiere lo sforzo d’indagare se le cartoline sono libere da diritti. Quando si pubblicano fotografie la questione dei diritti è sempre molto delicata. In questo caso, non basta esserne l’autore o disporre del diritto di pubblicazione, occorre anche che le persone raffigurate diano il loro consenso prima che vengano pubblicate. Siamo consapevoli che può essere un processo complesso, cosicché, come già «notreHistoire.ch», anche «lanostraStoria.ch» ha deciso di invertire il processo: la pubblicazione è ammessa salvo domanda contraria di una persona che rivendica il proprio diritto all’immagine.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.