10. «lanostraStoria.ch» nella scuola
Anche nel contesto scolastico, l’esperienza romanda di «notreHistoire.ch» lascia prefigurare una felice pratica d’uso che crescerà costantemente nel tempo. Le scuole della Svizzera italiana di tutti gli ordini faranno un doppio uso di «lanostraStoria.ch»: da un canto si giovano della miriade di contenuti per arricchire le lezioni in aula o per fornire ulteriori approfondimenti di studio, dall’altra parte possono giovarsi della piattaforma, facendosi soggetti attivi di pubblicazioni. Ricerche realizzate da studenti su argomenti pertinenti con la storia della Svizzera italiana possono dar luogo a dossier sulla piattaforma, pubblicando documenti originali oppure raggruppando documenti già disponibili nelle pagine di «lanostraStoria.ch» per organizzarli a scopi specifici, mettendo a profitto una delle caratteristiche salienti della nostra piattaforma: la possibilità di creare nuovi dossier, pubblicandovi documenti propri o già pubblicati da altri. Soprattutto nell’ambito scolastico, la connotazione «storica» del portale non deve trarre in inganno: come già «notreHistoire.ch», anche «lanostraStoria.ch» lungo l’asse del tempo allinea documenti che hanno a che fare con tutte le sfaccettature delle nostre vite: documenti dedicati alla musica ma anche allo sport, alle invenzioni tecniche ma anche alla poesia, al teatro ma anche all’artigianato, all’industria ma anche gli stili di vita. Ciò che «lanostraStoria.ch» chiede di fare è solo di collocare ognuno di questi documenti lungo la linea del tempo, dopo di ché non c’è materia d’insegnamento scolastico che non possa giovarsi della piattaforma. Chi pubblica documenti nelle pagine di «lanostraStoria.ch», in generale, si limita ad una selezione del materiale che ritiene più pertinente. Può accadere, tuttavia, che specifiche ricerche condotte a scuola rendano necessario poter disporre di documenti supplementari. Ebbene, è proprio grazie al tipo di dinamiche editoriali promosse da piattaforme social come la nostra, che diventa semplice per gli iscritti mettersi reciprocamente in contatto allo scopo di accertare se esiste la possibilità di altre pubblicazioni. In questo tipo di dinamiche di reciproco interesse, è facile immaginare che le scuole della Svizzera italiana possono chiedere per esempio alla RSI di pubblicare documenti delle Teche RSI utili all’attività didattica, per poi condividerli nei loro dossier, oppure di fare la stessa richiesta ad aziende che dispongono di archivi utili a documentare attività che hanno concorso a trasformare il nostro territorio.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.