Fanny, della celebre famiglia Kauffmann
La famiglia Kauffmann proviene da Schwarzenberg, villaggio del Voralberg (Austria), vicino a Bregenz. Di loro ci sono notizie fin dal secolo XV. Erano principalmente contadini e signori di quella regione. Ci fu però anche chi si distinse quale artista: Joseph Johann (1709-1782) che lasciò la sua terra natale per lavorare quale pittore in diverse località. Fra l’altro a Coira dove conobbe Cleopha Luz (o Lutz). Si sposarono ed ebbero la figlia Angelika (1741-1807), che divenne una famosa pittrice e lavorò al servizio di famiglie reali di mezza Europa.
Un nuovo capitolo della storia dei Kauffmann fu aperto da Joseph Konrad (1754-1841), cugino di Angelika, che partì anche lui da Schwarzenberg per andare a Costanza dove si formò quale macellaio. Terminata la formazione si trasferì nel 1779 a Lucerna. Nel 1800 ottenne la cittadinanza elvetica. Nel 1801 aprì a Lucerna la macelleria Kauffmann, che divenne presto una delle più apprezzate di Lucerna.
Il primo successore di Joseph Konrad fu suo figlio Rudolf Alois (1804- 1889) – il nonno di Fanny – che oltre ad eccellere nella sua professione manifestò un notevole spirito imprenditoriale e acume per gli affari, impiegando gli introiti provenienti dal commercio della carne nell’acquisto di diversi terreni a Lucerna e dintorni. Nel 1826 sposò Franziska Bart (1803-1883) con cui ebbe otto figli.
Uno dei quali, Joseph Eduard – padre di Fanny – lavorò inizialmente nel commercio della carne a Lucerna per poi andare ad abitare a Lanzo d’Intelvi. Sposò nel 1855 Giuseppina Weingartner, di Winterthur, che si era trasferita in una villa da lei fatta costruire in riva al Ceresio, vicino a Melide, villa che chiamò Miramonte e che esiste tutt’oggi (Lungolago Giuseppe Motta 55 a Melide). Joseph Eduard e Giuseppina ebbero tre figli: Angelika (1861-1952), Fanny (1862-1919) e Fridolino (1867-1936).
A proposito di Fanny, si racconta che quando Natale si è presentato, in occasione di un ballo delle debuttanti a Milano (evento mondano legato all’ingresso in società delle ragazze di età compresa tra i 17 e i 19 anni e riservato a ragazze di alto rango sociale) lei gli abbia detto: “Non mi faccia ridere, non siamo a Natale”…
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.