Necrologio di Silvio Cattaneo
È spirato alle 22 del 6 corrente alla Clinica di Moncucco ov’era stato trasportato sabato sera in gravissime condizioni causate da infortunio automobilistico. I particolari della disgrazia sono già noti attraverso le pubblicazioni della stampa quotidiana.
Di ritorno, a bordo della propria automobile, da Faido ov’era stato con la sua consorte signora Olga nata Rusca in visita a parenti ed amici, giunto alla curva della “Palazzina” in territorio di Mezzovico, perdette la padronanza della macchina che sbandò uscendo di strada. Nell’incidente, da cui la signora uscì con ferite così leggere da poter essere curata a domicilio, il signor Cattaneo riportò ferite interne così gravi da dover essere ricoverato alla Clinica di Moncucco ove lunedì sera, come già detto, cessava di vivere.
Il luttuoso epilogo della disgrazia fu appreso con viva costernazione dalla cittadinanza che già era rimasta impressionata dalle notizie diffuse sabato sera e domenica mattina in città sul grave incidente automobilistico che, per successione di idee, veniva collegato a quello che nell’estate del 1949 era costata la vita, in circostanze analoghe, a due figlie dell’Estinto: Silvia, di 33 anni, consorte del Giudice istruttore sottocenerino signor avv. Giancarlo Tarchini, ed Elena, di 28 anni, consorte del Dott. Alfredo Noseda di Mendrisio. Discendente da vecchio casato patrizio di Faido, Silvio Cattaneo era nato colà il 20 novembre del 1883 da Gioacchino e da Silvia Medici. Conseguita la maturità commerciale al termine degli studi fatti nel Collegio Salesiano di Balerna (ora sostituito da quello di Maroggia), il giovane Cattaneo era entrato nell’amministrazione delle P.T.T., prestando servizio nelle città di Zurigo e di Ginevra dove s’era anche impadronito delle rispettive lingue, così da poterle padroneggiare alla perfezione.
Ma la svegliatezza di mente e lo spirito d’iniziativa, quindi il bisogno di poter spaziare in più ampi orizzonti che non fossero quelli offertigli dalla carriera postale, indussero il giovane funzionario a lasciare dopo tre anni quel posto per rientrare in famiglia a Faido e mettere il frutto della sua ottima preparazione a favore della azienda paterna per il commercio e l’industria dei legnami.
L’8 gennaio del 1914, vale a dire all’età di 31 anni, Silvio Cattaneo aveva congiunto col sacro vincolo matrimoniale i suoi destini a quelli della distinta signorina Olga Rusca, figlia dell’Avv. Natale e quindi sorella dell’Avv. Mario del quale era stato compagno di collegio a Balerna. Ed in forza di quel vincolo egli divenne un marito esemplare, un padre e nonno tenerissimo.
Stabilitosi a Lugano, Silvio Cattaneo diede qui l’avvio all’azienda per la lavorazione ed il commercio di legnami che in progresso di tempo è giunta non solo a padroneggiare il mercato sulla nostra piazza e nell’intera regione, ma anche ad estendere la sua attività all’estero con una succursale a Vienna. Parecchi anni or sono, difatti, l’azienda Cattaneo del Molino Nuovo, recentemente rimodernata in seguito alle trasformazioni subite dal centro di quel quartiere, aveva anche esteso la sua attività alla “Sacil” (Segherie di Viganello) di cui il signor Cattaneo presiedeva il Consiglio d’amministrazione.
Uomo di intuito, capacità e forza di volontà difficilmente raggiungibili, Silvio Cattaneo si era imposto per queste sue doti peculiari all’ammirazione dei concittadini ed alla considerazione e stima degli stessi concorrenti nazionali ed esteri. Ed ovunque, anche fuori degli ambienti professionali, il suo nome era pronunciato con grande rispetto.
Silvio Cattaneo emerse pure, a fianco di quelli dell’Avvocato Noseda e dell’Avv. Adolfo Riva, nel campo della Finanza, come liquidatore delle Banche ticinesi in seguito al fallimento rimasto famoso nelle cronache del nostro Cantone.
Un’altra prova del proprio spirito di iniziativa e del prestigio di cui godeva, l’industriale Silvio Cattaneo la diede allorché prese l’iniziativa e tenne la presidenza della S.A. Sassello ch’ebbe in appalto dal Comune di Lugano il risanamento del quartiere omonimo.
Pur non avendo mai voluto saperne di cariche pubbliche, Silvio Cattaneo milite fedele del Partito conservatore-democratico, dimostrò sempre un grande interesse per la cosa pubblica, dando generosamente il suo contributo di consiglio e d’azione per la soluzione di problemi cittadini d’una certa importanza, ultimo dei quali quello del referendum contro l’espropriazione del Convento delle Cappuccine.
Anche l’Auto Touring Ticinese si valse dell’ascendente di cui Silvio Cattaneo godeva in campo automobilistico, chiamandolo a far parte per vari anni del Comitato direttivo. Ed emerse pure negli ambienti culturali per la vastità e profondità delle sue cognizioni in arte, astronomia, archeologia, ecc. che egli alimentava con frequenti viaggi all’estero e crociere in Grecia, in Turchia, in Egitto ed altrove.
Tutto ciò ed il lavoro intenso, quasi senza tregua, per distrarre l’animo e la mente dal ricordo – leggi: incubo – della tragedia automobilistica in cui avevano perso la vita due delle sue adorate figlie. Ed il destino fatale ha voluto ch’egli perdesse la vita in circostanze analoghe per poter essere ancora più vicino, nell’al di là, alle sue adorate creature!
Come trovare, come dire, in circostanze così commoventi ed angosciose, la nostra parola di conforto alla consorte, al figlio avv. Franco vicesindaco di Viganello, alla figlia Nora, consorte del farmacista signor Aldo Cattaneo, ai generi Tarchini, Noseda e Cattaneo, alla nuora, signora Elisabetta Cattaneo, agli adorati nipotini, ai cognati, alle cognate, alle loro famiglie ed a tutto il distinto parentado? Sappiano, ad ogni modo, che nel tristissimo frangente e nel successivo grave lutto siamo stati e rimaniamo vicino a loro con tutto il cuore.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.