La nuova versione del portale «lanostraStoria.ch»
Da Martedì 4 giugno, il portale di storia partecipativa «lanostraStoria.ch» è online con una nuova veste grafica. La più estesa banca dati di video, immagini e documenti dedicata alla Svizzera Italiana ha reso ora più evidente la sua ricchezza di contenuti, permettendo ad ogni iscritto di decidere quali segnalazioni ricevere dalla piattaforma. La medesima trasformazione è avvenuta anche per «notreHistoire.ch» e «nossaIstorgia.ch». Le tre piattaforme assieme mettono a disposizione 110'000 documenti.
Pubblicare su «lanostraStoria.ch» La caratteristica saliente di «lanostraStoria.ch» è quella di offrire una piattaforma editoriale omogenea, nella quale pubblicare e condividere documenti multimediali dedicati alla Svizzera italiana. La nuova versione rende ancora più semplice la prima operazione: pubblicare. Gli utenti iscritti non hanno che da cliccare sul pulsante «Pubblica»: intuitiva e senza distrazioni, si apre la pagina dove caricare foto, video, audio e testi.
La differenza rispetto ai social Rispetto alle applicazioni social più diffuse, la condivisione su «lanostraStoria.ch» ha il grande vantaggio di usare in una piattaforma specifica per la storia della Svizzera italiana, dotata di strumenti utili non solo per la pubblicazione dei documenti ma anche per la loro organizzazione e la loro fruizione nel tempo, condizioni queste del tutto assenti in piattaforme come Facebook, che fagocitano contenuti rendendoli rapidamente irreperibili. Una storia che non lascia tracce, che storia è?
Un progetto collaborativo, disponibile a tutti Per quanto riguarda la fruizione, anche nella nuova versione della piattaforma essa resta del tutto libera: chiunque può navigare, seguendo i propri interessi (per esempio seguendo il TAG #tradizioni, oppure #valli), oppure usando il potente motore di ricerca.
Una precauzione prima di cominciare Martedì 4 giugno, sono stati rimessi a disposizione tutti i documenti, tutti i dossier e, soprattutto, tutti gli account, ai quali è possibile accedere con il nome di utente personale (in generale l’indirizzo di posta elettronica). Per ragioni di sicurezza, la piattaforma chide di ripristinare la password. L’invito è stato rinnovato con un messaggio, ma è altrettanto comodo usare la funzione «Password dimenticata? Clicca qui».

L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.