«Diario culturale»: sollecitare quotidianamente l’ascoltatore
«Diario culturale»: sollecitare quotidianamente l’ascoltatore
«Diario culturale» fu un’altra delle tante trasmissioni radiofoniche ideate a Eros Bellinelli a metà degli anni Sessanta. Il contesto ci è descritto dalla storica Nelly Valsangiacomo nel capitolo intitolato «Un’atmosfera di crescita e sperimentazione» nel volume collettaneo «Voce e specchio. Storia della radiotelevisione svizzera di lingua italiana». La citazione che segue è tratta dalla pagina 95:
Presenti in minima parte già degli anni Trenta e sviluppatisi nel decennio successivo, a cavallo degli anni Sessanta i programmi di attualità culturale assunsero maggiore importanza. Si fece sempre più largo l’idea di pezzi “brevi e nervosi”, che significavano il lento ma inesorabile passaggio verso forme di cultura informativa, a scapito della cultura con forte connotazione scolastica.
Nelly Valsangiacomo prosegue, citando i primi paragrafi dalla presentazione di «Diario culturale», che si leggeva a pagina 8 del settimanale «Radiotivu» del 7 gennaio 1968, che invece noi riproduciamo per esteso:
Qual è la funzione del «Diario culturale» nel mosaico delle rubriche radiofoniche riservate alla cultura? All’ascoltatore che si è posto questo interrogativo ricordiamo senz’altro l’evoluzione costante della società contemporanea, la posizione dell’uomo di oggi in rapporto al tempo, la velocità con cui si acquistano e si consumano anche i contributi culturali. La diffusione della cultura ha scoperto nuovi canali, nuove forme: le sue prospettive si sono fatte più immediate. Questo è il compito del Diario culturale: sollecitare quotidianamente l’ascoltatore al contatto con il mondo dei libri, con le arti figurative, con la cronaca musicale, tramite brevi documentazioni: aggiornare il pubblico su quei fatti culturali che le nostre rubriche specializzate analizzeranno poi più profondamente.
Questo documento riproduce la prima edizione del «Diario culturale», andata in onda il 24 giugno 1967.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.