Le informazioni di membri e visitatori sono analizzate in modo anonimo per fornire il miglior servizio possibile e rispondere a tutte le esigenze. Questo sito utilizza anche dei cookies, ad esempio per analizzare il traffico. Puoi specificare le condizioni di archiviazione e accesso ai cookies nel tuo browser. Per saperne di più.
È online la nuova piattaforma nazionale: historiaHelvetica.ch

Se i muri potessero parlare

novembre, 2018
Alberto Fumagalli
Atte-Museo della Memoria

1° premio al concorso ATTE-MdM-Video Autori Ticino 2018.

I muri protagonisti del filmato sono quelli della casa di Jona Torri a Castione, costruita nel 1600.

Prima del 1820 Castione era frazione di Lumino e la popolazione, formata da una quarantina di anime, era in stato di grande povertà. Venne decisa la formazione del nuovo comune di Castione aggregato ad Arbedo, in seguito chiamato Arbedo Castione, non senza polemiche da parte degli abitanti e contestata da Lumino che avrebbe perso alcuni privilegi. Giunsero così a un accordo a tre.

Jona Torri accompagna Palmiro Ferracini a visitare la casa dei suoi avi. Non ha informazione sugli vicende antecedenti il 1900 ma sa, che durante la sua vita centenaria, è sempre stata al centro degli avvenimenti della regione.

Dal 1904 al 1907, ha ospitato la mensa per gli operai che costruivano la ferrovia Bellinzona-Mesocco e, su un lato della casa, è stata eretta una tettoia sostenuta dalle rotaie del trenino del cantiere. Nel 1977 il tram fece la sua ultima corsa per poi lasciare il posto alle autopostali. Fu rimessa in servizio per viaggi turistici da un gruppo di privati, ma la cosa non durò a lungo e terminò nel 2013, quando tutto fu smantellato, dalla stazione ai binari.

Durante la prima guerra mondiale la casa e la stalla hanno dato alloggio ad alcune truppe di soldati. Ai nostri giorni la cucina è rimasta come cent’anni fa; il pavimento, il grande camino e i vari oggetti.

All’inizio del 1930, fu trasformata in asilo infantile e vi insegnavano due zie del signor Torri, Sila e Ebe.

La visita si conclude nella stalla che ha ospitato i soldati, dove ancora oggi si trova l’unico torchio vinario esistente a Castione.

L’AUTORE

Alberto Fumagalli, classe 1949,di origini luganesi, frequenta le scuole dell'obbligo e l'apprendistato a Bellinzona. Dopo un periodo nella Svizzera tedesca nel ramo della telefonia, dal 1972 al 2009 lavora per le allora PTT come tecnico delle misure e la rimozione dei guasti e poi come specialista delle telecomunicazioni.

E' ufficiale del Reggimento fanteria di montagna 30.

Dal 2009 felicemente in pensione, è impegnato su più fronti… ma, soprattutto, come video autore nei club ABCD Bellinzona e VAL Lamone.

Nel 2017 ha vinto con Mark Bertogliati il secondo premio al concorso ATTE-MdM-Video Autori Ticino con il film “Le valanghe del 1667” e nel 2018 il primo premio con il documentario illustrato sopra.

ABCD, Associazione Bellinzonese Cine-video Dilettanti abcdvideo.ch

VAL, Video Autori Lamone-Cadempino movieval.ch

Vai al dossier Concorso video autori ATTE 2018

Archivio Museo della Memoria: MDM0491

Devi essere registrato in per poter aggiungere un commento
Non ci sono ancora commenti!
11 gennaio 2021
307 visualizzazioni
0 likes
0 preferiti
0 commenti
1 dossier
00:07:04

Le nostre vite: un secolo di storia degli svizzeri attraverso le loro immagini

La rete:
Sponsor:
10,879
3,033
© 2024 di FONSART. Tutti i diritti riservati. Sviluppato da High on Pixels.