Italiano in Svizzera, agonia di un modello vincente?
Italiano in Svizzera, agonia di un modello vincente?
«Che il sistema federalista e plurilingue svizzero rappresenti un modello è fuori di ogni dubbio, già per il fatto che nel mondo non ne esiste un altro simile. Vincente? È perlomeno sopravvissuto indenne per più di 150 anni. Indenne è forse troppo dire, ma bisogna pur ammettere che in questi 150 anni il modello non ha conosciuto né guerre, né marcate lacerazioni interne, né povertà, né altri tipi d'impedimenti al suo sviluppo più o meno armonioso. Slancio ideale, perizia politica o pura necessità? Come mai allora oggi il consociativismo nazionale non funziona più a dovere? Come mai il federalismo distributivo, miracolo di una convivenza plurisecolare, non dà più risultati significativi? Come mai il plurilinguismo, elemento fondante del modello, rischia di essere scardinato?»
Così, nel 2005, Fabrizio Fazioli - allora presidente del gruppo «Coscienza Svizzera» - scriveva, introducendo gli atti di tree serate di studio organizzate da «Coscienza Svizzera» a Lugano, San Vittore e Bellinzona il 24, 26 e 28 gennaio 2005 complessivamente intitolate: «Italiano in Svizzera, agonia di un modello vincente?» e curate da Alessio Petralli.
Nelle serate ci furono interventi di Fabrizio Fazioli, Guido Locarnini e Remigio Ratti; ma anche contributi di numerose personalità: Dino Balestra, Sandro Bianconi, Chiara Simoneschi Cortesi, David Streiff, Silvano Toppi, Fulvio Caccia, Gabriele Gendotti, Fabrizio Keller, Fulvio Pelli, Ernest Weibel, Guido Corti, François Grin, Claudio Lardi, Ottavio Lurati, Luzius Mader.
Ne scaturì anche un «Manifesto pentalingue per un vero federalismo linguistico».
Questo servizio di Luca Invernizzi andò in onda il 24 gennaio 2005 nella trasmissione «Il Quotidiano».
Gli intervistati sono: Alessio e Petralli e Fabrizio Fazioli.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.