Eros Bellinelli divulgatore di libri
Eros Bellinelli divulgatore di libri
Programma radiofonico di attualità editoriale, che nondimeno allargava lo sguardo anche alle arti, la «Giostra delle muse» fu ideato da Eros Bellinelli e andò in onda dal gennaio del 1960 al dicembre del 1964. Il sottotitolo «Foglio artistico-letterario» fu conservano dal programma che subentrò alla Giostra: «La Bricolla». Per più di due decenni la dedizione di Eros Bellinelli all’opera di divulgatore editoriale fu tanto assidua, da far di lui il redattore della Radiotelevisione svizzera più prolifico in quest’ambito.
Il documento qui riprodotto è la puntata 41 della «Giostra delle muse», andata in onda il 26 luglio 1960. Curata da Eros Bellinelli assieme con Gualtiero Walter Schönenberger, la trasmissione era articolata in capitoli che prendevano la forma di rubriche. Gli argomenti trattati in questa puntata erano:
1) Nella rubrica dei libri, il saggio di Nicola Chiaromonte sul teatro quale mimesi scenica
2) Nel ritratto di Federico Chabot appena deceduto, Giampiero Bognetti ricorda l’importante figura dello storico valdostano, docente a Milano, un uomo capace di indagare in modo approfondito aspetti dell’assolutismo spagnolo prima e poi del Rinascimento. Bognetti ne ricorda i lavori e l’ammirazione di B. Croce.
3) Nella sezione delle Arti figurative, si accenna alla mostra aperta a villa Ciani della Società ticinese di belle arti: 235 opere di 85 artisti del cantone: Morenzoni, Zaccheo, Rossi, Irma Bernasconi-Pannes, Sonia Salati-Markus, Filippo Boldini, Giuseppe Foglia, Nag Arnoldi, Sergio Emery, Mario Marioni, Sergio Brignoni, Erminia Frije, Elsie Blom, René Bernasconi, Maria Pospisilova, Gianni Metalli e altri.
4) In Libri francesi, si presentano il nuovo romanzo di André Billy: L’allegretto della settima e Nostra signora, un romanzo di Ch. Mursiot.
5) In Corrispondenza italiana, si presentano le reazioni mediatiche circa un intervento sul cinema da parte del ministro italiano della cultura.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.