Quando tutto va male e altri racconti tristi
Quando tutto va male e altri racconti tristi
Racconti di Guido Calgari ripubblicati da Armando Dadò nel 2018.
La copertina del libro con un opera di Ugo Zaccheo (1882-1972), Il montanaro, 1925 – olio su tela.
Il nome di Guido Calgari è oggi maggiormente legato alla sua attività culturale, più che alla sua produzione letteraria. Meritano quindi di essere riscoperti questi “racconti tristi”, pubblicati nel 1933 e ampliati nel 1968.
L’autore mette in scena l’asprezza del mondo alpino, la tragedia sempre dietro l’angolo, la minaccia dell’emigrazione, l’incontro con una modernità a tratti incomprensibile. Eppure c’è attaccamento a questo mondo, caratterizzato da uno spirito comunitario che va man mano perdendosi, ora che “le rascane sono ormai tutte crollate”.
L’introduzione è di Nelly Valsangiacomo, professoressa di storia contemporanea all’Università di Losanna. Si occupa principalmente di storia culturale e sociale della Svizzera, con particolare attenzione alle fonti audiovisive, al rapporto tra media e alterità e al ruolo degli intellettuali argomenti sui quali portano le sue numerose pubblicazioni.
Biografia dell’autore
Guido Calgari nasce a Biasca nel 1905 e trascorre l’infanzia e la giovinezza a Faido, per poi studiare lettere e filosofia all’Università di Bologna, dove si laurea nel 1928. Rientra in Ticino e si dedica all’insegnamento, collaborando anche con la giovane Radio Monte Ceneri. In anni di intenso impegno svolto all’insegna della Difesa spirituale, assume nel 1940 il ruolo di Direttore della Scuola Magistrale, carica che ricoprirà fino al 1952, quando succederà a Giuseppe Zoppi alla cattedra di letteratura italiana al Politecnico Federale di Zurigo. È tra i fondatori dell’Associazione degli scrittori della Svizzera italiana (ASSI), e riceve tre volte il premio Schiller: nel 1930, nel 1934 e infine nel 1942. Alla sua produzione letteraria - Quando tutto va male (1933), Racconti sgradevoli (1957), si affiancano numerose pubblicazioni dedicate alla difesa della “ticinesità” e dell’italianità all’estero, come Storia delle quattro letterature della Svizzera (1958) e Storia della Svizzera (con Mario Agliati, 1969), o Ticino degli uomini (1966). Muore a Montecatini nel 1969.
Premi e sussidi (ordine alfabetico) – Fondation Schiller (schillerstiftung.ch)
Vedi il contributo TSI "Guido Calgari e Piero Bianconi a Sils Maria" cliccando qua.
Archivio Museo della Memoria: MDM0597
FOTO:
Guido Calgari (1905-1969)
Guido Calgari studente a Bologna nel 1926
Nel suo studio di Lugano nel 1936
Al microfono di Radio Monteceneri negli anni trenta del Novecento
Nel 1942 Guido Calgari tiene un discorso a Mendrisio
Guido Calgari, direttore della Magistrale a Locarno, insieme ai suoi docenti
Guido Calgari in veste di direttore della Scuola Magistrale negli anni cinquanta del Novecento, accompagnato dalla figlia minore Fiorenza.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.