Il fieno e la falce: due tasselli del lavoro contadino
Il fieno e la falce: due tasselli del lavoro contadino
Il Centro di dialettologia e di etnografia va proponendo, in veste più snella e meno austera, alcuni estratti di articoli particolarmente accattivanti, che intendono “far giungere al lettore odierno la voce di un’umanità e di un mondo oggi per lo più lontani, ma non per questo estranei alla nostra memoria e al nostro modo di sentire”.
Dall’abbondante materiale dialettale esemplificativo contenuto nel volume estrarrò quasi unicamente attestazioni bleniesi, parecchi delle quali mi richiamano alla mente, con un pensiero d’affetto, le voci di anziani, oggi scomparsi, incontrati durante una campagna capillare di indagini dialettologiche che avevo condotto negli anni Ottanta del secolo scorso…
Monte Anvéuda (Olivone), intorno al 1920, anche i bambini collaborano alla fienagione. Archivio fotografico Donetta Corzoneso; fot. Roberto Donetta
Airolo, 2003: trasporto del fieno con la slitta a mano fot. Roberto Pellegrini CDE, Bellinzona
Poschiavo 1980: falciatura meccanica. Associazione iSTORIA, Poschiavo; fot. Milena Gisep
Sobrio, intorno al 1920: martellatura della falce con incudine e martello «all’italiana». CDE, Bellinzona; fot. Erminio Solari
Saul Donetta, figlio di Roberto che falcia un prato Archivio fotografico Donetta, Corzoneso, fot. Roberto Donetta
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Archivio Museo della Memoria: MDM0970
Dossier:

L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.