Mosè Bertoni, vita d’emigrato
Mosè Bertoni, vita d’emigrato
Nato a Lottigna il 15 giugno 1857, fratello di Brenno Bertoni, Mosè Bertoni studiò diritto a Ginevra e biologia a Zurigo e Ginevra. Nel marzo del 1884, emigrò in Argentina con la famiglia (la moglie Eugenia Rossetti, la madre e cinque figli) e qualche contadino, per fondare nella provincia di Misiones una colonia agricola e scientifica ispirata da ideali anarco-socialisti.
Nel 1887 si trasferì in Paraguay e nel 1893 creò sulle rive del Paraná, a pochi chilometri dalle Cascate dell'Iguazú, la colonia «Guillermo Tell», in una località ancora oggi chiamata Puerto Bertoni.
Nel mezzo della selva dell'Alto Paraná, Bertoni si occupò di botanica, meteorologia, agronomia, geografia, zoologia, etnografia, affiancando all'attività di colono quella di instancabile ricercatore e divulgatore scientifico. Puerto Bertoni divenne una stazione agronomica e scientifica con importanti relazioni internazionali, che impegnò a fondo la sua numerosa famiglia. Nel 1918 vi si installò anche una tipografia, chiamata «Ex Sylvis». Bertoni morì, il 19 settembre 1929, quasi solo e senza mezzi, lasciando una quantità enorme di manoscritti inediti, in gran parte successivamente dispersi.
Intitolato «Mosè Bertoni, vita d'emigrato» e realizzato da Plinio Grossi in occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte di Mosè Bertoni, questo servizio (uno dei primi della Televisione svizzera, al quale ne seguirono molti realizzati da Leandro Manfrini nei decenni successivi) andò in onda il 19 settembre 1979 nella trasmissione televisiva «Il Regionale». Purtroppo, nelle Teche RSI non è stata conservata la pista audio. Il supporto originale del servizio era un film 16 mm.
Per una introduzione alla biografia e all'opera di Mosè Bertoni, rimandiamo al sito web www.mosebertoni.ch curato dagli storici Danilo Baratti e Patrizia Candolfi.
Danilo Baratti è anche l'autore della voce dedicata a Mosè Bertoni nelle pagine del Dizionario storico della Svizzera.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.