Le informazioni di membri e visitatori sono analizzate in modo anonimo per fornire il miglior servizio possibile e rispondere a tutte le esigenze. Questo sito utilizza anche dei cookies, ad esempio per analizzare il traffico. Puoi specificare le condizioni di archiviazione e accesso ai cookies nel tuo browser. Per saperne di più.
È online la nuova piattaforma nazionale: historiaHelvetica.ch

L’arte di Imre Reiner

20 ottobre 1966
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Nato a Versecz il 18 agosto 1900, allora Ungheria meridionale, Imre Reiner lasciò quindicenne la casa paterna per Zalatna in Transilvania, dove - grazie ad una borsa di studio -frequentò la scuola di scultura statale.

Al termine della guerra, alla caduta dell'impero Austro-ungarico, si trasferì a Budapest dove lavorò come scultore. I disordini politici del 1919 lo indussero a lasciare la città per Francoforte sul Meno: i radicali cambiamenti di questo trasferimento portano all'abbandono dell'attività scultorea che dal 1931 sarà definitivo. Dopo aver frequentato per un semestre la Kunstgewerbeschule, Imre Reiner, nel 1921, si trasferì a Stoccarda dove continuò gli studi nella locale scuola d'arte e mestieri, più tardi accademia, sotto la guida di Ernst Schneidler uno dei maggiori creatori di caratteri tipografici del tempo. In questo periodo pubblicò i primi libri illustrati da incisioni e conobbe Hedwig Baue che sposò nel 1931. Nel 1923 incontrò Paul Klee al Bauhaus di Weimar. Poco dopo partì per gli Stati Uniti dove trovò lavoro come scalpellino a New York, poi, dal 1924 al 1925 a Chicago. Rientrato in Europa, si stabilì nuovamente a Stoccarda dove si occupò di disegno industriale. Risale a questo periodo, l'acquisto Villa Sassa a Ruvigliana. Contemporaneamente, Imre Reiner sviluppò una quindicina di caratteri tipografici, che trovarono ampia applicazione, conferendogli una rinomanza internazionale.

A Ruvigliana Imre Reiner svolse un'attività pittorica trentennale, fino alla sua scomparsa, il 22 agosto 1987. Autore di saggi sulla tipografia, tutti editi negli anni '40, Reiner illustrò una quarantina di libri con xilografie ed incisioni. Numerose le personali in Svizzera e all'estero. In Ticino espose alla Galleria Europa di Lugano nel 1966, alla galleria Mosaico di Chiasso nel 1969, 1973, 1974 e nel 1977, alla Villa Malpensata di Lugano nel 1974, alla Biblioteca Cantonale di Lugano nel 1976 e nel 1980, al Convento del Bigorio nel 1978, alla Galleria l'Immagine di Mendrisio nel 1980 e nel 1982, al Museo d'Arte di Mendrisio nel 1985. La Galleria La Colomba di Lugano gli dedicò una postuma nel 1989.

Lo voce dedicata a Imre Reiner in «SIKART Dizionario sull'arte in Svizzera» è stata scritta da Simonetta Noseda, mentre quella per il «Dizionario storico della Svizzera» da Lara Calderari: entrambe sono molto utili per una prima conoscenza dell'artista.

Questo servizio di Ludy Kessler andò in onda il 20 ottobre 1966 nella trasmissione televisiva «Meridiana». È dedicato alla mostra allestita alla Galleria Europa di Lugano.

Devi essere registrato in per poter aggiungere un commento
  • Alberto Gadoni

    Imre Rainer, viveva a Ruvigliana in fondo alla Via Tanello, ai limiti del bosco, persona gentile e riservata con il pregio di conversare con le persone umili del paese. Infatti quando arrivava con il bus sotto la piazza San Rocco si fermava per un saluto o due parole con mamma Pia. Personalmente in periodi di vacanza, portavo il latte del negozio della Teresina al suo domicilio e quando si assentava per piccoli periodi, mi occupavo di inaffiare i fiori della sua Serra. Ricordo con piacere ed affetto anche i figli. Naturalmente noi conoscevamo la persona semplice ma non il personaggio noto per la sua opera. Dal lato opposto del paese, viveva anche un altro artista contemporaneo noto , Aldo Patocchi che ho avuto pure la fortuna di conoscere e frquentare nella sua Villa Trona, di via alla Fontana .

  • Alberto Gadoni

    A proposito dei figli di Imre, i ricordi tornano sempre a Ruvigliana, Rolando che ho perso di vista e il più conosciuto dottor Michele che ho incontrato più volte e che è stato primario di medicina interna all’Obv di e municipale di Mendrisio ‘84/92 e fu tra i fondatori del Museo d’Arte e che che ha donato opere del padre prodigatosi in favore della cultura in generale.

6 febbraio 2019
660 visualizzazioni
0 likes
0 preferiti
2 commenti
0 dossier
00:02:48
Già 2,364 documenti associati a 1960 - 1969

Le nostre vite: un secolo di storia degli svizzeri attraverso le loro immagini

La rete:
Sponsor:
10,828
3,009
© 2024 di FONSART. Tutti i diritti riservati. Sviluppato da High on Pixels.