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Antonini Giacomo "Concerto" 40x50 cm Collezione d’arte del Comune

Antonini Giacomo "Concerto" 40x50 cm Collezione d’arte del Comune

2024
Dicastero Cultura Balerna

balerna.ch/Mostra-Percorsi-d-a...

Giacomo Antonini si distingue nel panorama artistico contemporaneo per la sua capacità di tradurre in immagini un universo poetico intriso di memoria collettiva e suggestioni popolari. La sua opera si sviluppa come una narrazione visiva in cui la quotidianità rurale diventa espressione di una civiltà che, pur trasformata dal progresso, conserva il proprio fascino intatto.

Attraverso una tavolozza luminosa e vibrante, Antonini racconta scene di vita comunitaria, dalle celebrazioni religiose alle sagre di paese, dai momenti conviviali nei grotti ai riti collettivi che scandiscono il tempo della tradizione. I suoi dipinti non si limitano a evocare un passato idealizzato, ma pongono interrogativi profondi sulla condizione dell’uomo contemporaneo, sempre più distante da quel senso di appartenenza che caratterizzava la vita di un tempo.

Le sue composizioni si sviluppano su scenari di valli e montagne perennemente innevate, spazi di sogno in cui si muovono figure colte in attimi di gioiosa spontaneità: musicisti, contadini, studenti, parroci, tutti immersi in un’atmosfera di condivisione e armonia. La rappresentazione minuziosa di uomini, animali e oggetti conferisce alle sue opere un’aura quasi narrativa, vicina alla tradizione letteraria di autori come Plinio Martini e Piero Bianconi.

Parallelamente alla sua attività pittorica, Antonini ha coltivato la passione per la musica, esercitando per anni la professione di violinista presso l’Orchestra della Svizzera italiana. Questo legame con il mondo musicale si riflette nelle sue tele, dove il ritmo della composizione pittorica sembra scandito da una melodia interiore, capace di trasmettere emozioni profonde e autentiche.

La sua arte, affinata in autonomia e guidata da un’innata sensibilità cromatica e narrativa, si pone dunque come un omaggio affettuoso e poetico alla memoria e alle radici culturali. Lontana da intenti nostalgici, la sua pittura è piuttosto una celebrazione della vita nelle sue forme più genuine, un invito a riscoprire il valore dei legami umani e della semplicità, elementi imprescindibili di un patrimonio culturale che merita di essere preservato e valorizzato.

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  • Alberto Gadoni

    Giacomo, Lui del ’46 io, un anno più vecchio. Lo avevo conosciuto, una sessantina e più anni fa, al grotto omonimo di famiglia in quel di Grumo di Gravesano, dove, con gli amici di un gruppo musicale degli anni ‘60, a me vicini, i “The Rocas” ma in particolare con mio fratello Claudio, (canto e chitarra) passavamo dei bei momenti di svago ma principiante di e con la musica. Sapevo della sua grande passione per la MUSICA ed il violino, in particolare (nb: di strada ne ha fatto per ben quattro decenni in seno all’Orchestra della Svizzera Italiana) ma allora, non ero a conoscenza di questa sua altrettanto grande passione, la PITTURA, un arte, che ho potuto apprezzare solo più tardi, in occasione di una sua esposizione, tra le tante, quella tenutasi, presso un istituto di Gravesano a un centinaio di metri da casa sua. Una considerazione personale; uno stile, vivo e spontaneo, con ritratti di vita semplice, ambientati nel nostro piccolo territorio, zeppi di dettagli e di colori e senza offesa per l’artista, che mi fanno pensare ad alcune rappresentazioni e quadri “naif “ dell’Appenzello, dove la vita semplice e la vita contadina e rurale, viene così ben illustrata e raccontata. Un grande plauso a questo nostro "artista appieno" da ammirare non solo per l’esatto , ma principalmente, per la sua modestia, gentilezza che ho potuto apprezzare in occasione di un nostro recente e casuale incontro. Una esposizione, quest'ultima, dal titolo “Percorsi d’arte” tenutasi nella sala espositiva del Torchio di Balerna a cura del Dicastero Cultura del Comune, dove ho potuto godere di tanta bellezza in un ambiente “unico e magico” dove dipinti e ceramiche sono messi in bella evidenza, conversando amichevolmente con i due artisti, Giacomo e La ceramista Ileans Benati Mura.

4 aprile 2025
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