«Ticino Profondo». La Val Morobbia di Eros Bellinelli
«Ticino Profondo». La Val Morobbia di Eros Bellinelli
«Ticino Profondo» è il titolo di un programma radiofonico ideato da Eros Bellinelli andato in onda nei primi anni Cinquanta. Le Teche RSI ne conservano alcune puntate realizzate tra il mese di ottobre del 1951 e il mese di agosto dell’anno successivo. La descrizione del programma (forse scritta dallo stesso Bellinelli) trovò spazio il 15 novembre nella prima pagina del settimanale «Radioprograma», dove si leggeva:
Cosa succederà di noi domani? A noi svizzeri? A noi uomini della Svizzera Italiana?
Meglio è lasciare i pronostici sul futuro ai tecnici delle previsioni: fra speranza e angoscia essi hanno una vasta regione da indagare e definire.
Noi ci limiteremo a pensare modestamente che, domani, saremo in gran parte quel che abbiamo imparato dal passato, quel che abbiamo compiuto oggi pensando al divenire e al progresso. E non è detto che, vivendo in provincia, si sia relegati a correre un’esistenza mediocre e senza uscite, senza porti a cui arrivare, da cui partire.
Certo, è indispensabile conoscere noi stessi, udire l’un l’altro il nastro cuore, esplorare con amore gli aspetti detta nostra vita più di quanto non lo si abbia fatto nel passato, per collocare il paese e gli uomini al posto che devono occupare nella patria politica e in quella spirituale; e per volerci bene.
Migliorare la coscienza di noi stessi, della nostra storia, di questa terra italiana in Svizzera è azione che la Radio della Svizzera Italiana sostiene da parecchi anni; ma particolarmente essa intende svilupparla nel futuro. E va coordinando codesto contributo per la scoperta sempre più vasta e intima del passato, del costume, dei valori, dette personalità, dell’umanità nostri attraverso vari organismi che al microfono dello Studio di Lugano curano le seguenti trasmissioni:
Ticino profondo
Casa nostra
Punti del nostro paese
Panorami e figure della Svizzera Italiana
Attualità culturali
Domenica popolare
Paesi vicini.
Alcuni dei programmi elencati vengono appena dall’essere introdotti; altri godono già di una tradizione. Vale per questi ultimi l’immagine non peregrina dell’albero che metterà nuove fronde sul vecchio tronco: immagine che sta a significare la costante ambizione della radio di rinnovare i suoi temi tenendo calcolo delle esperienze e degli insegnamenti di duri anni di lavoro radiofonico. E nuovo e antico varranno a sincronizzare un’attività che interesse vuol nutrire e suscitare su cose recenti e trascorse, attuali o che ormai si son perse nei secoli.
Non si tratta, sia ben chiaro, di illustrare gli aspetti del nostro paese, di illuminare una non trascurabile civiltà della Svizzera Italiana nelle arti e nel sapere, in modo definitivo. Ben sappiamo che il microfono affida le parole e i suoni all’instabilità delle onde, queste li sparpagliano, e non sempre è facile per l’ascoltatore riafferrarli, coordinarli, per poi intimamente riviverli dentro di sé (così come da fontana che sprizzi perentoriamente e variamente vivace e fresca acqua sarà difficile trattenere nel cavo della mono, in una sol volta, il liquido che serva a spegnere la nostra grande sete). Ben sappiamo questo, ma la RSI lavora con la speranza di accendere, con la puntuale scintilla delle sue emissioni, amore per le cose e gli uomini del canton Ticino; cosicché sarà più facile domani trovarci a un comune approdo dopo aver percorso, per rotte diverse, lo stesso mare.
Intitolata «Piccola valle: Val Morobbia», questa puntata di «Ticino Profondo» andò in onda il 15 gennaio 1951. Realizzata in larga parte in dialetto, affronta i tanti problemi che gli abitanti della Val Morobbia a metà del Novecento: il movimento migratorio, le trasformazioni delle attività agricole, l’esperienza della guerra, i giovani nel contesto dell’economia agricola, l’abbandono della terra, lo sviluppo del turismo, la consapevolezza di essere una valle di confine; ma anche le prospettive per il futuro e i motivi di speranza.
I partecipanti alla puntata, oltre ad Eros Bellinelli intervistatore, sono:
- Carena, emigrante di Pianezzo
- Sconosciuti, emigranti della Val Morobbia
- Sconosciuti, giovani della Val Morobbia
- Fausto Saldarini, giovane della Val Morobbia
- Giuseppe Delmedico, sindaco di Sant’Antonio
- Sconosciuto, contadino della Val Morobbia
- Sconosciuto, parroco della Val Morobbia
- Mario Rossi, guardia di confine
- Rodolfo Boggia
L'ho ascoltato con commossa attenzione.