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Musica popolare a Sud delle Alpi: 6 - l’osteria

30 gennaio 2020
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Il 10 maggio 1992, nella trasmissione televisiva «Ordine e disordine», andò in onda l’ultima delle sei puntate del ciclo intitolato: «D’altri canti. Appunti sulla musica popolare a Sud delle Alpi». Ne furono autori Renzo Rota e Pietro Bianchi, e vi parteciparono Roberto Leydi, Isolina Delmué, Michele Straniero, Ombretta Colli e Nanni Svampa.

Girata tra il Ticino e il Piemonte, questa puntata offre spazio ad una «Stüeda» in casa Picenoni a Bondo (GR), ai Cantori di Coldrerio, al gruppo Vox Blenii e Isolina Delmué, al cabaret (Ombretta Colli), ai Gufi, al raduno internazionale dei cantori d’osteria «A pata vérta» di Premia (Novara) e vi partecipa il Teatro Danza Fannia.

Nel settimanale «TeleRadio 7», n. 14, anno XXIV, 5 aprile – 11 aprile, il ciclo di trasmissioni curato da Renzo Rota e Pietro Bianchi veniva presentato con queste parole:

Nella collocazione settimanale di «Ordine e disordine» debutta domenica un ciclo di documentari sulla musica popolare nella Svizzera italiana e nella fascia di confine lombardo-piemontese. «D’altri Canti» è il titolo della serie realizzata per la TSI dal regista Sandro Bertossa e dai redattori Pietro Bianchi e Renzo Rota, i quali hanno optato per la forma del doumentario-spettacolo. I realizzatori non si sono limitati a raccogliere sul territorio testimonianze spontanee, dal vivo, o ad inserire spezzoni d’archivio e registrazioni storiche, ma hanno fatto ricorso a ricostruzioni sceneggiate, a riprese di esibizioni appositamente allestite, ad animazioni di attori e danzatori.

Il ciclo si propone di fornire alcuni elementi storici e critici che permettano una più cosciente fruizione di canti e musiche, le cui radici affondano nella nostra terra. Si suddivide in sei puntate, dedicate ognuna ad un aspetto particolare, quali possono essere: i problemi riguardanti la nascita del repertorio e la sua diffusione nel tempo e nello spazio; le espressioni musicali della civiltà cittadina e dei suoi riti, spesso di origine pre-cristiana, tutt’or praticati pur avendone ormai dimenticate le ragioni profonde; le canzoni legate al mondo del lavoro e delle rivendicazioni politiche e sociali, caratteristiche della società industriale; la musica quale elemento fondamentale della festa e la stilizzazione che essa subisce – al pari del ballo – quando la manifestazione viene indotta per motivi turistici o celebrativi; la canzone d’osteria e la sua sublimazione nella forma del cabaret...

Nel settimanale «TeleRadio 7», n. 19, anno XXIV, la puntata di domenica 10 maggio veniva presentata con questa scheda:

«D’altri canti. Musica popolare a sud delle Alpi». Sesta e ultima puntata: L’osteria. Partecipano alcuni cantori di Bondo (GR), i Cantori di Coldrerio, il gruppo Vox Blenii con la signora lsolina Delmuè di Biasca, i coloriti ospiti del festlval «A pata verta» di Premia (vai Formazza), Nanni Svampa e, in spezzoni d’archivio, Ombretta Colli e Il mitico complesso dei Gufi.

  1. Musica popolare a Sud delle Alpi: 1 - l’uomo e la sua musica
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30 gennaio 2020
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