Assegnato il premio «lanostraStoria.ch»
Riservato ai giovani di meno di vent'anni, è stato istituito dalla Fondazione Patrimonio Culturale della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI)
Lugano, martedì 3 luglio 2018 - Nella mattinata di martedì 3 luglio è stato assegnato il premio del portale di storia partecipativa «lanostraStoria.ch». Destinato ai giovani di età inferiore ai vent'anni, il premio ha stimolato i giovani e le classi dei diversi ordini scolastici della Svizzera Italiana a cimentarsi con il tema: «la storia della Svizzera italiana attraverso quella della famiglia».
La giuria del concorso, composta dal presidente Pio Pellizzari e dai membri Maurizio Binaghi, Daniele Bollini, Alberto Cattaneo, Franco Milani ed Alessio Petralli ha dichiarato vincitore del premio Loris Genovese, del quale «la giuria ha particolarmente apprezzato l'originalità del tema, le accurate ricerche intraprese per la raccolta delle informazioni esposte e soprattutto l'uso pertinente e adeguato delle tecniche offerte dalla piattaforma.»
Il giovane di quarta media, che ha condotto una ricerca sul paese di Sant'Antonino, ha ricevuto il premio da Maurizio Canetta, presidente della Fondazione «Patrimonio Culturale RSI», e da Pio Pellizzari, presidente della giuria.
Il sito web «lanostraStoria.ch» è una piattaforma di storia partecipativa dedicata alla Svizzera italiana. Condivide le tecnologie e gli orientamenti editoriali di «notreHistoire.ch», sito attivo da una decina d'anni nella Svizzera francese. Grazie alla costante crescita degli utenti iscritti e al numero dei documenti pubblicati, «lanostraStoria.ch» sta emergendo come lo strumento editoriale più versatile per consentire a chi ha a cuore la Svizzera italiana di contribuire a documentarne la storia attraverso la pubblicazione individuale e spontanea di foto o video del passato.
Istituita a Lugano nel 2014, la Fondazione Patrimonio Culturale della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) nel suo statuto si pone i seguenti obiettivi principali: la promozione di progetti volti alla cura e alla conservazione del patrimonio audiovisivo RSI (attraverso la digitalizzazione dei documenti ancora su supporto analogico e su pellicola), e la promozione di progetti specifici atti a migliorarne l'accessibilità e la consultazione gratuita da parte del grande pubblico.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.