La chiesa di S. Stefano al Colle a Miglieglia
La chiesa di S. Stefano al Colle a Miglieglia
L’antica tradizione dell’apostolare (cioè implorare la grazia degli apostoli) è legata, in Ticino ad alcune chiese romaniche, in particolare a Santo Stefano al Colle a Miglieglia. Questo particolare tipo di devozione era riservato alle gestanti che avevano ragione di credere in pericolo la vita materiale e spirituale del bambino che aspettavano. Si recavano allora alla chiesa, nella cui abside si trovavano affrescate le figure dei dodici apostoli. La donna riceveva dodici candele che accendeva in corrispondenza dell’immagine di ogni apostolo. Veniva celebrata la messa, cui seguiva la recita delle litanie dei santi. La donna e i parenti più prossimi accompagnavano con la preghiera il lento consumarsi delle candele. L’apostolo davanti al quale si spegneva l’ultima candela indicava il nome da imporre al bambino non appena nato.
L’antica chiesa di S. Stefano sorge nella parte alta di Miglieglia, all’interno del cimitero. Risale al XII secolo e conserva il campanile romanico. L’edificio, ad unica navata con coro rettangolare, presenta sulle pareti interne e nel coro interessanti affreschi del secolo XVI, restaurati nel 1970, in stile tardo gotico (Crocifissione con Madonna e Santi, Apostoli, Ecce Homo, Natività, Epifania, Majestas Domini, Padri della Chiesa, Evangelisti). La figura di S. Caterina sull’arco trasversale è del 1479.
La cappella della Madonna risale al XVII secolo e conserva gli affreschi dell’Annunciazione e della Vergine del Carmelo. In chiesa sono pure stati recuperati frammenti di affresco del XII secolo. Ai piedi della chiesa un antico ossario quattrocentesco con affreschi poco leggibili.
Questo servizio di Augusta Forni andò in onda 6 febbraio 1976 nel programma televisivo «Situazioni e testimonianze» prodotto da Eros Bellinelli, e si sofferma in particolare sui numerosi affreschi risalenti al XIII e XIV secolo restaurati dei primi anni Settanta da Mario Moglia e Bruno Abbiati.

L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.