Le cantine
Alle Cantine di Gandria vi si giunge comodamente via lago con la Società di Navigazione SNL. Il sentiero delle Cantine, gradevole da percorrere, inizia al Museo delle Dogane e prosegue fino a Caprino, dove anche si trova un pontile SNL.
Gli edifici, costruiti in un’epoca in cui il villaggio di Gandria era già in riva al lago, avevano la funzione di spazi per la conservazione di cibi e bevande, quali vini, grappe, salumi, formaggi, pesce e verdure. Le cantine sono testimonianze di saperi secolari quali l’agricoltura biologica, la termodinamica e l’economia contadina. Divennero ben presto anche spazi freschi dove trascorrere momenti estivi, infatti ai piani superiori delle cantine si edificarono locali a uso abitativo quali soggiorni, spazi di riposo – anche con camino – e alle volte anche delle mansarde. Non da meno, nel corso del Seicento questi edifici furono valido rifugio per evitare la peste che si era avvicinata a Gandria. Erano anche un punto di riferimento per allacciare nuove relazioni con l’altro lato del lago, uno spazio più da attraversare che per pescare, e portare del bestiame al pascolo tra le rive e il fitto bosco.
La pietra del luogo posata con cura per dei muri ben fatti, la calcina ricavata da un forno poco distante, tufo per le volte, coppi ai tetti e legname portati dai dintorni, terra battuta a pavimento e tracce di cemento di più recente manifattura – probabilmente con l’avvento delle reti fognarie, dell’acqua e dell’elettricità – testimoniano di stratificazioni secolari che caratterizzano l’uso intramontato di queste Cantine.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.