Anni Cinquanta: ritagli, manifesti e opuscoli dell’«Istruzione preparatoria» IP
Anni Cinquanta: ritagli, manifesti e opuscoli dell’«Istruzione preparatoria» IP
Questo documento si trova nel fondo di video privati conservati nelle Teche RSI grazie ad una donazione di Gioventù e sport. Dopo alcune riprese dedicate ad attività atletiche, il video documenta tutta una serie di manifesti e di pubblicazioni stampati allo scopo di promuovere l’attività dell’«Istruzione preparatoria».
L’ordine delle sequenze è questo:
- 00’20” Riscaldamento di gruppo sul prato a Tenero
- 00’29” Alberto Fattorini, esercizi di agilità con il pallone, partita di pallavolo
- 01’26” corsa
- 02’05” Aldo Sartori parla rivolto alla cinepresa
- 02’42” manifesto intitolato “Istruzione preparatoria nel Cantone Ticino”, Bellinzona 1 settembre 1942, firmato dal direttore del Dipartimento Militare Forni
- 02’55” rassegna di opuscoli: “vieni con noi”, “forza, gioia, salute”, “Giovani forti, libera Patria”
- 03’45” rassegna di discipline sportive, ginnastica, atletica, sci, alpinismo, corsa d’orientamento
La sigla IP stava per «Istruzione preparatoria» ma la formula completa era: «Istruzione militare preparatoria». Una sintetica storia dell’istituzione è disponibile nel Dizionario storico della Svizzera redatta da Max Edwin Furrer. Si tratta di un progetto di educazione fisica che ha radici lontane nel tempo: «Rifacendosi alle concezioni idealistiche dell’Illuminismo, il primo progetto di riforma dell’esercito presentato nel 1868 propose l’introduzione di un corso preparatorio di ginnastica militare che avrebbe contribuito a sviluppare il fisico dei ragazzi fra la scuola elementare e la scuola reclute… Introdotto nel 1904, l’esame di ginnastica in occasione del Reclutamento testava i futuri militi nel salto in lungo da fermo, nel sollevamento pesi e nella corsa sugli 80 m…. Con l’introduzione della legge federale che promuove la ginnastica e lo sport nel 1972, l’istruzione preparatoria venne sostituita da Gioventù+Sport (G+S), istituzione priva di vincoli unicamente militari e sostenuta dalla Confederazione e dai cantoni.»
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.