Raffaello Ceschi: «Dall’Italia svizzera alla Svizzera italiana» [parte 1]
Raffaello Ceschi: «Dall’Italia svizzera alla Svizzera italiana» [parte 1]
La trasmissione televisiva «Vroum» il 3 marzo 1971 mandò in onda la prima parte di un documentario articolato in due sezioni curato dallo storico Raffaello Ceschi e intitolato: «Dall'Italia svizzera alla Svizzera ». Ne fu regista, Francesco Canova.
Territori al di fuori della Svizzera e strappati al Ducato di Milano agli inizi del 1500 - racconta il documentario -, i baliaggi italiani erano vagheggiati dagli svizzeri come una Terra Promessa. La realtà era diversa: tre modeste cittadine e poche zone agricole (Mendrisiotto e Piano di Magadino) stavano accanto a valli sperdute e selvagge povere di terreni e troppo popolate, montagne scoscese e fondovalli malsani con stagni e acquitrini. In questo contesto, molti uomini emigravano in tutti paesi d'Europa. I rapporti fra landfogti e popolazione furono abbastanza buoni, ma non mancarono ribellioni, repressioni e sottomissioni tra cantoni sovrani e sudditi.
Gli argomenti delle due parti del documentario sono trattati in un'opera di Raffaello Ceschi più volte riscritta, la cui ultima edizione - pubblicata nel 2006 da Armando Dadò - s'intitola: Le nostre origini. Le terre ticinesi dai tempi remoti alla fine del Settecento. Dello stesso autore è da raccomandare: Ottocento ticinese. La costruzione di un Cantone, anch'esso pubblicato (nel 2003) da Armando Dadò editore.
Nel settimanale «Radiotivù. Organo ufficiale della radio e televisione della Svizzera italiana», il 27 febbraio 1971, veniva presentata con queste parole la prima puntata del documentario di Raffaello Cheschi, andata in onda il 3 marzo alle 18:10: «È, questa, la prima di due puntate che intendono illustrare l'evoluzione storica delle nostre terre nel periodo dal XVI alla fine del XVIII secolo. Terre che, appartenenti geograficamente all'Italia, ma strategicamente importanti per i Cantoni svizzeri, furono aspramente contese, conquistate, perse e riconquistate nel corso di numerose battaglie. Inevitabilmente coinvolta nelle vicende politiche europee seguite alla rivoluzione francese, quella che diverrà poi la Svizzera Italiana non riesce a conquistarsi una vera Indipendenza che nel 1830, con una costituzione libera e di proprio gradimento.» La puntata del 17 marzo non fu accompagnata da un testo di presentazione.
Raffaello Ceschi: «Dall’Italia svizzera alla Svizzera italiana» [parte 2]
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.