Marco Lupi "Carta carbone e sentimenti", tecnica mista su tela, 82 x 82 cm Balerna, Collezione d’arte del Comune
Marco Lupi "Carta carbone e sentimenti", tecnica mista su tela, 82 x 82 cm Balerna, Collezione d’arte del Comune
Marco Lupi è fra i pittori più conosciuti del Mendrisiotto.
Nato a Balerna nel 1958, frequenta il Centro scolastico industrie artistiche di Lugano (CSIA) e compie diversi soggiorni di studio visitando mostre e musei in Ticino e all’ estero. Alla sua formazione concorrono anche le frequentazioni di figure importanti del mondo dell’arte ticinese, in particolare i pittori Carlo Gulminelli e Gino Macconi. Oggi Lupi si divide fra l’attività di operatore sociosanitario all’ Ospedale Beata Vergine di Mendrisio e quella di pittore professionista, con studio alla Stazione di Chiasso. Il suo quotidiano è nutrito di volti, viaggi, esperienze, emozioni, una poetica che affonda le radici nelle sue esperienze personali e che si coagula attorno alla figura umana. Abile narratore, Lupi racconta piccole grandi storie di uomini e donne in cerca del proprio destino, sospesi in una realtà trasfigurata che passa dalle esperienze del giorno ai ricordi dell’infanzia. In più di trent’ anni di attività, il pittore ha esposto con regolarità. Numerose personali e collettive in Ticino, in Italia e oltre Gottardo, alle quali si affiancano le mostre alla Sala del Torchio di Balerna (segnaliamo le personali del 1993, 2009 e 2012). La sua presenza nelle raccolte d’arte del Comune è degna di nota, con tre dipinti appartenenti ad epoche diverse. Carta carbone e sentimenti è entrata nelle Collezioni del Comune di Balerna nel 1993 e appartiene alla prima produzione di Lupi, quando ancora nella superficie pittorica i pieni si alternavano ai vuoti.
Il dipinto, diviso in tre fasce, è giocato sui toni degli azzurri - carta da zucchero. Il senso prospettico è volutamente annullato, a favore della scansione di colori diversi. Nella fascia centrale, una coppia sembra emergere da un mare calmo. Marco Lupi si interroga sulla vita di coppia attraverso il sentimento. Scrive l’artista: “I temi affrontati nei miei dipinti – oggi come allora – riguardano da vicino la mia vita e le relazioni che intreccio, in particolare nell ’ambito familiare e della quotidianità. Ciò che mi interessa è l’uomo, l’uomo interiore innanzitutto, e ciò che avviene attorno a lui”.

Per una storia collettiva della Svizzera italiana
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.