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Miro Carcano (1926 - 1994) Natura morta olio su tela, 64 x 92 cm Balerna, Collezione d’arte del Comune

Miro Carcano (1926 - 1994) Natura morta olio su tela, 64 x 92 cm Balerna, Collezione d’arte del Comune

Dicastero Cultura Balerna

Pittore autodidatta, Miro Carcano nasce a Lucerna nel 1926 e si spegne a Maroggia nel 1994. Dopo aver frequentato la Scuola di arti e mestieri di Olten, si trasferisce in Ticino e precisamente a Riva san Vitale, dove ha l’atelier. La sua biografia racconta di un artista dal lungo curriculum espositivo, vincitore di tre borse federali per tre anni consecutivi. In un’intervista rilasciata a Fabio Calvi nel 1974, andata in onda nel programma televisivo “Situazioni e testimonianze” curato da Eros Bellinelli e ora visibile sul sito La nostra Storia.ch, Miro Carcano racconta la sua personale visione del lavoro di artista, che considera “un mestiere come un altro, come quello dell’impiegato, del meccanico, della casalinga”. Racconta ancora il pittore: “Il quadro è sempre un taglio nella vita: per fare un’opera d’arte occorre partecipare alla vita di tutti i giorni, non isolarsi nello studio, ma andare a vedere nei cantieri, nelle fabbriche”. Questa visione la si ritrova nelle sue numerose opere, che vedono la rappresentazione di una realtà vissuta e partecipata e che inizia appena fuori dallo studio, con le raffigurazioni di paesi, paesaggi e scene che potremmo definire come “momenti di vita”. Nella Collezione d’arte del Comune di Balerna, Miro Carcano è ben rappresentato con quattro opere, tre oli su tela e una china su carta, tutte non datate e quindi solo parzialmente riconducibili a momenti precisi del suo percorso. Fra le composizioni, degna di interesse è la Natura morta con fiori, opera appartenente al primo periodo dell’artista, quello espressionista, con tavolozza carica di colori densi e brillanti. Carcano scardina le usuali regole prospettiche e dà all’ opera un forte senso di appiattimento, allestendo fiori, bottiglie e vasi tutti in primo piano su sfondo blu e azzurro. Il punto di vista è angolato e gli oggetti sono disposti a raggera, con un andamento da sinistra a destra che dona al quadro un leggero movimento. Probabilmente successivi sono gli altri due dipinti dell’artista presenti in Collezione: scene di cavalli e gruppi di persone resi con materia e toni più rarefatti, ma dal risultato meno coinvolgente.

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27 ottobre 2021
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