Un via per Federica Spitzer
Un via per Federica Spitzer
Il 27 gennaio 2016 venne inaugurata Via Federica Spitzer, i onore della testimone della Shoah rifugiatasi a Lugano. Federica Spitzer non fu un'intellettuale né una personalità celebre. Ciò nonostante, il suo nome figura, accanto a Thomas Mann, Bertold Brecht, Robert Musil o Paul Klee, fra quelli che l'Ufficio federale per i rifugiati ha scelto di ricordare nel volume «Rifugiati illustri nell'esilio svizzero»: «Fritzi Spitzer è nata a Vienna nel 1911 - annotano gli autori del volume - e nel 1942 decise di farsi deportare a Theresienstadt volontariamente con i suoi genitori. È sopravvissuta al lager avendo sempre ben preciso davanti agli occhi il suo scopo: salvare i propri genitori. Malgrado non pochi momenti di abbattimento riuscì nel suo intento. Grazie alla sua forza di carattere».
Lo stesso giorno fu anche presentata la Fondazione Federica Spitzer. Presieduta da Moreno Bernasconi (giornalista, membro del Consiglio di fondazione dell'Istituto svizzero di Roma e già membro del Consiglio direttivo di Pro Helvetia), Fondazione comprende la vicepresidente Viviana Kasam (presidente di Brain Circle Italia); Diego Erba (già direttore della Divisione della scuola del Cantone Ticino); Antonio Gili (Direttore dell'Archivio storico della città di Lugano); Adrian Weiss (medico oncologo e presidente dell'Associazione Svizzera-Israele/Ticino); Giacomo Jori (professore all'Università della Svizzera italiana) e Fulvio Pezzati (avvocato e notaio, già presidente della Commissione cantonale contro il razzismo).
Questo servizio di Francesca Pusek-Manzini andò in onda il 27 gennaio 2016 nella trasmissione televisiva «Il Quotidiano».
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.