Le informazioni di membri e visitatori sono analizzate in modo anonimo per fornire il miglior servizio possibile e rispondere a tutte le esigenze. Questo sito utilizza anche dei cookies, ad esempio per analizzare il traffico. Puoi specificare le condizioni di archiviazione e accesso ai cookies nel tuo browser. Per saperne di più.
È online la nuova piattaforma nazionale: historiaHelvetica.ch

Video 8/8 – La famiglia e la fede

12 febbraio 2019
Fabio Dozio e Paul Nicol
Atte-Museo della Memoria

Alberto Lepori è single da una vita: “Non ho mai avuto il problema di stare a casa la domenica o di andare a far la spesa con la moglie il sabato”, dice con sagacia. Non si è mai sentito solo, perché ha avuto, e ha tutt’ora, una famiglia numerosa che lo attornia. Ha sempre abitato con qualcuno, prima con la madre che è vissuta oltre i novant’anni, e con un fratello, poi con una sorella… insomma non ha rimpianti per non essersi mai sposato.

Il rapporto con la morte sembra sereno, quando sente parlare di un progetto in là negli anni non può non pensare che potrebbe non vederlo realizzato e si domanda quando si fermerà. Simpaticamente si ritiene una farmacia ambulante con le undici pastiglie quotidiane che assume, ma non è solo quello, probabilmente, come dice lui, “è la qualità del legno che conta”.

Si ritiene un razionalista, quindi molto legato al ragionamento e, vedendo il bene e il male che esistono nel mondo, con il sorriso sulle labbra, pensa che alla fine ci deve essere una giustizia e il fatto che molta gente prima di lui è morta pensando a un’altra vita, non si sente di prendere una posizione. Questo ragionamento lo invita a mostrare una fotografia di un gruppetto di conviviali fra cui due cari amici: padre David Maria Turòldo (1916-1992), teologo, filosofo e scrittore, e padre Ernesto Balducci (1922-1992), scrittore e intellettuale italiano.

Uno dei temi che lo preoccupano è l’inserimento dei giovani nella Chiesa. Una Chiesa, dice citando il cardinale Carlo Maria Martini (1927-20129), in ritardo di duecento anni e che non riesce a migliorare, malgrado gli sforzi di certi preti per riunire i giovani in ambienti adatti a loro, i quali si ritrovano spesso in chiese con tanti vecchi, e vecchi cerimoniali, con linguaggi e prediche incomprensibili. Bisogna sforzarsi maggiormente per facilitare questi giovani a tenersi aggiornati per non cadere nell’abbandono con l’andare degli anni… “Bisognerebbe andare alla messa festiva come si va a incontrare un gruppo di amici e a vivere una bella giornata insieme”.

Torna al dossier Intervista ad Alberto Lepori cliccando qua.

Archivio Museo della Memoria: MDM0566

Devi essere registrato in per poter aggiungere un commento
Non ci sono ancora commenti!
14 gennaio 2022
152 visualizzazioni
0 likes
0 preferiti
0 commenti
1 dossier
00:08:33

Le nostre vite: un secolo di storia degli svizzeri attraverso le loro immagini

La rete:
Sponsor:
11,510
3,162
© 2024 di FONSART. Tutti i diritti riservati. Sviluppato da High on Pixels.