Mendrisio, CANTO ALLA VERGINE ADDOLORATA (Madre il periglio) interpretato dai fedeli del settenario.
Mendrisio, CANTO ALLA VERGINE ADDOLORATA (Madre il periglio) interpretato dai fedeli del settenario.
Rileviamo dal libro di Mario Medici " Sagre del Mendrisiotto" le seguenti informazioni:
Alla fine del 1700, presso il Convento di San Giovanni a Mendrisio, Padre Antonio Maria Baroffio mandò a chiamare il Cavalier Giovanni Battista Bagutti, pittore di Rovio, al quale espose il progetto fatto in bozza dall’artista Brenni di Salorino di una icona, nella cui nicchia centrale si avrebbe dovuto mettere la Madonna delle Sette Spade, per celebrare in maniera più solenne il Settenario. Tutto fu pronto per il sabato avanti la domenica di Passione. Uno dei Padri cantori osservò che, data la benedizione, sarebbe stato bene anche un inno in volgare cantato a furor di popolo. La difficoltà stava nel trovare i versi – i versi ? saltò su a dire Padre Orazio che si dava arie di poeta e che del resto sapeva comporre rime estemporanee in ogni solenne occasione (specialmente al termine di un banchetto), tanto che, qualcuno dei confratelli andava dicendo scherzosamente : - avete, Padre, la prontezza di rime tale, da emulare il vate vostro omonimo ! E i versi, gli uscirono così : Madre il periglio estremo mira dei figli tuoi, Madre che tutto puoi abbi di noi pietà. Se in Te non trova aiuto il peccator dolente senza di Te perduto il peccator sarà. Madre che tutto puoi abbi di noi pietà.
-Bene – proruppero tutti, mentre Padre Francesco che stava già inseguendo un tema musicale che si adattasse, si mise a cantarli con la sua bella voce spiegata e ne uscì un implorazione accorata, in tono minore, che commosse tutti, autore compreso, fino alle lacrime.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.