Gabriele Alberto Quadri legge Giovanni Anastasi
Gabriele Alberto Quadri legge Giovanni Anastasi
Questo documento audio è un estratto del programma radiofonico «Domenica popolare» andato in onda il 7 novembre 2010 per le cure di Antonio Bolzani. Nella sua integrità, l’edizione da cui l’estratto è desunto è un incontro con il poeta Gabriele Alberto Quadri per parlare di genesi e contenuti della antologia da lui curata: «Poeti dialettali del Cantone Ticino e della Lombardia» (ed. Centro didattico cantonale, 2010); una raccolta di testi poetici di autori ticinesi e lombardi con diverse annotazioni e traduzioni in italiano. Nel programma, sfogliando il volume, Antonio Bolzani sollecita il curatore dell’antologia ad esprimersi sugli intenti pedagogici e sullo studio del dialetto nelle scuole. L’ospite spiega inoltre con quali criteri ha scelto le poesie e come dovrebbero venire affrontate in classe. Verso la fine della puntata, Gabriele Alberto Quadri legge una poesia di Giovanni Anastasi (Lugano, 1861 – 1926), contenuta nella pubblicazione.
Anastasi ottenne il diploma di architetto, senza però mai esercitarne la professione. Tra il 1880 e il 1888, fu docente di matematica e di scienze naturali al ginnasio di Lugano; e dal 1889 al 1891 docente e vicedirettore della Scuola normale maschile di Locarno. Successivamente, dopo qualche tempo trascorso ancora al ginnasio di Lugano, lasciò la scuola pubblica per il giornalismo. Dal 1892 al 1907 fu direttore e redattore del «Corriere del Ticino», collaboratore del «Journal de Genève», dell'Agenzia telegrafica svizzera e in seguito dell’«Indipendente» e del «Messaggero», nel frattempo diede ancora lezioni settimanali di matematica e contabilità al Collegio Landriani. Dal 1905 al 1917 ebbe il ruolo di direttore del Collegio Landriani di Lugano. Nel decennio successivo ridusse l’attività di docenza ad alcune lezioni settimanali nella Scuola commerciale femminile, ma intensificò il lavoro di pubblicista, assumendo la corrispondenza della «Basler Nachrichten» e del «Popolo e Libertà», intensificò inoltre la sua produzione letteraria, specie quella rivolta alle scuole ticinesi. Anastasi si adoperò anche per ripristinare «L’Almanacco Ticinese» del quale fu compilatore (1919/1926). Fu un assiduo scrittore di libri per le scuole, narratore della vita e dell’ambiente, particolarmente interessato alla regione del Ceresio.

L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.