Francesco Chiesa e quel tempo lontano di marzo
Francesco Chiesa e quel tempo lontano di marzo
Legato per tutta la vita a Sagno (valle di Muggio) e alla bella casa di famiglia dove nasce il 5 luglio 1871, Francesco Chiesa, poeta, scrittore, saggista, traduttore, ma anche critico letterario e artistico, docente e uomo attivo nella politica culturale ticinese, vive, fino ad oltre cent'anni guardando a sud, all'Italia, a quella Lombardia cui si affaccia l'amato giardino e la facciata della casa natale.
Dopo gli studi al ginnasio di Mendrisio e al liceo di Lugano, nel 1894 si laurea in legge all'Università di Pavia. Passati due anni, lascia il tribunale per la letteratura, scegliendo di entrare nel mondo della scuola come docente di letteratura italiana, e più tardi anche rettore, al Liceo di Lugano. Una professione, quella dell'insegnante, che Chiesa non abbandona che all'età di 72 anni.
Intensa è anche la sua attività di conservatore artistico che lo vede occupato, tra il 1909 e il 1959, in qualità di presidente della Commissione cantonale dei monumenti storici ed artistici. Ma su tutto sta l'attività di scrittore. Si può dire che l'autore di Tempo di marzo, romanzo che lo consacra a tutti gli effetti "scrittore italiano", abbia portato alla letteratura e alla cultura della Svizzera italiana tra le due guerre una forte e salutare ventata d'aria nuova, di rinnovamento. Il critico Pio Fontana così scrive di Francesco Chiesa: «ha dato inizio a una stagione nuova nella cultura della Svizzera italiana, che, dopo gli interessi quasi esclusivamente politici dell'Ottocento, si rivolge alla poesia e alla letteratura con la coscienza precisa della propria condizione e di certi valori da recuperare e da difendere». Francesco Chiesa si spense a Lugano il 10 giugno 1973.
Questo documentario di Francesco Canova, girato tra Sagno e Cassarate e intitolato «Quel tempo lontano di marzo», andò in onda il 10 novembre 1969. Si tratta di un Incontro con lo scrittore, intercalato da immagini in parte sceneggiate dei suoi anni giovanili in Valle di Muggio e con la lettura di Ugo Fasolis di alcuni brani del suo libro «Tempo di marzo».
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.