Mendrisio, VENERDÌ SANTO 2006. Marce funebri eseguite dalla Filarmonica di Stabio e dalla Civica di Mendrisio.
Mendrisio, VENERDÌ SANTO 2006. Marce funebri eseguite dalla Filarmonica di Stabio e dalla Civica di Mendrisio.
La processione del Venerdì Santo fu istituita verso la fine del Seicento dai Servi di Maria o Serviti, ordine religioso fondato a Firenze nel 1240 fervente assertore e divulgatore del culto della Vergine dei sette dolori. Una statua della Vergine, insieme ad una del Cristo morto, troneggia infatti nel periodo prepasquale nella chiesa di S. Giovanni, in attesa di venir portata in processione sulle spalle dei fedeli.
La funzione del Venerdì Santo veniva chiamata anche ”Enterro”, ossia il funerale di Gesù. È dunque da sempre un momento solenne e drammatico. Nelle vie in penombra sfilano ordinatamente i lampioni, portati da seicento bambini ed adulti, che illustrano i fatti principali della Via Crucis.
Formazioni bandistiche accompagnano il corteo silenzioso, accentuando con le loro melodie gravi e solenni l’atmosfera di cordoglio e raccoglimento.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.