I prodromi della ribellione
I prodromi della ribellione
Il movimento del Sessantotto nacque originariamente a metà degli anni sessanta negli Stati Uniti e raggiunse la sua massima espansione nel 1968 nell'Europa occidentale col suo apice nel Maggio francese. Nei campus americani la protesta giovanile fu condivisa da classi e gruppi sociali diversi, investendo la morale e i rapporti umani. Gli studenti si schierarono contro la Guerra del Vietnam, a favore delle battaglie per i diritti civili e delle filosofie che esprimevano il rifiuto radicale verso un certo stile di vita genericamente definito «consumistico».
I prodromi della ribellione all'«American way of life» erano già visibili negli anni Cinquanta, nella cosiddetta «beat generation». Fernanda Pivano (1917-2009), traduttrice, scrittrice, giornalista e critica musicale italiana, dopo aver tradotto e studiato i lavori dei maggiori classici statunitensi del Novecento tra cui Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, William Faulkner, promosse la valorizzazione in Italia degli scrittori della Beat Generation tra cui Allen Ginsberg, Jack Kerouac, William Burroughs e Gregory Corso.
Nella trasmissione «Incontri - Fatti e personaggi del nostro tempo», il 6 aprile 1977, andò in onda una intervista di Enrico Romeo a Fernanda Pivano pressoché tutta incentrata sulla «beat generation».
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.